L’origine di tutto fu il piatto di Caltagirone, sottratto con l’inganno alla mamma col pretesto del trasloco e della sua piccola casa. Ma il piatto era stato regalato dalla sorella e a lei veniva di diritto, dunque alla richiesta di una striscia da tavola glielo restituisco, a malincuore, in occasione del suo compleanno.
Alla striscia ci ho lavorato volentieri, perchè ho elaborato il disegno copiando i fregi del piatto, perchè ho testato finiture per me nuove e perchè nel complesso mi è riuscita come da progetto, con la sorpesa di un bagliore dei colori più vivo dell’atteso, che mi piace pensare rubato alla ceramica…

Ho ricamato lo smerlo con il punto festone imbottito, usando il filato giallo 742 (brillante, bellissimo) e il ruggine 3776. La sfilatura annoda con un nodo doppio nascosto gruppi di quattro fascetti e poi intreccia quattro onde annodate a ogni singolo fascetto che esce dal punto quadro.
Le cifre forse dovevano essere un po’ più piccole, comunque provengono da un alfabeto molto elegante e regolare che ho modificato per adattarlo ai fregi del piatto, ma che userò presto nella sua veste originale perchè merita. 
Ecco la E di Eleonora…

…e la C di Claudio…

Aggiungo, tratte da libri antichi citati, le immagini dello smerlo (Manuel de Marques 213) e dell’alfabeto originale (Sajou 346).