Alcune amiche mi hanno estorto una specie di corso per imparare le iniziali a punto pieno. Al di là dei miei scrupoli circa l’opportunità o meno di farne, ci ho messo un po’ ad accettare perchè non riuscivo a impostare correttamente una proposta di lavoro. Anche all’interno di uno stesso alfabeto, non tutte le lettere hanno lo stesso livello di difficoltà e, per garantire la scelta della propria iniziale, mi sono risolta a disegnare un cartiglio che presentasse tutte le difficoltà in cui fin’ora mi sono imbattuta e alcuni spunti per l’evoluzione di ricami più complessi. Il motivo è, non a caso, ispirato alla tovagliona che feci un anno fa: mi ero così affezionata al fiordaliso e alla margherita, da ripromettermi di ricamarne un paio per me, prima o poi.

Per provare qualcosa di diverso, ho stondato il fondo della borsa e, in un raptus di magaripotreimetterciqualchebarretta, ho impulsivamente aggiunto, senza progetto e senza ragionare molto (quante fregature mi prendo con questi raptus!) una serie di archetti a punto festone con pippiolino, a complessità crescente. Siccome sono partita da un lato, per questioni di simmetria e spazi rimasti, mi sono trovata a creare quel reticolo un po’ troppo largo che sta al centro e che mi ricorda tanto una barbetta.
Ma per il momento non la raso…