Ai tempi delle Conchiglierie iniziai l’ennesimo progetto, che gli eventi misero in stallo. 
E lo tiro fuori dall’oblio principalmente per chiarire a me stessa l’opportunità o meno di proseguire e anche per rendere giustizia a questo piccolo vasetto di rose, che subisce ogni giorno inimmaginabili angherie, data la sua indegna collocazione su un copritermosifone in bagno.
E’ il vaso che avevo ad Abilmente e le rose in foto sono proprio quelle. Per me era stata un’impresa andarle a comprare, con l’imbarazzo di chi se ne intende davvero poco. Ma il baldanzoso fiorista mi aveva reso la vita facile, facendo anche finta che gliene fregasse qualcosa della fiera sul ricamo. Gli avrei offerto una pizza, se non fosse che ero in ritardo per l’allestimento.

Tre giorni col naso sopra il mazzo di rose avevano finito per farmene innamorare e mi era balenata l’idea di far evolvere il punto vapore con uno studiolo appropriato, che copiasse le vere rose e tentasse di scarabocchiare qualche disegno. Sovrastimo di continuo il mio tempo libero.
Quel dischetto strano non è un bottone o un ciondolo o altra degna chincaglieria: è soltanto un feltrino adesivo rivestito. Il mio obiettivo era un campionario di rose: un rosario, ad essere precisi.

Per un paio di mercoledì acquistai al mercato altre rose, ma quelle variegate mi misero a dura prova e lentamente, con il sopraggiungere di frenetici impegni, il mio rosario fu accantonato.
Peccato, perchè mi ero anche comprata un quadernetto in cui annotare i risvolti del progetto. Avevo sperimentato quanto utile fosse con le conchiglie e in effetti mi ero imbattuta in un interessante discussione on line sulla filiera delle rose e degli incredibili viaggi cui sono protagoniste per arrivare fresche e in poche ore nei nostri mercati, rimbalzate dall’Africa all’Europa, portandosi dietro dolorose storie di sfruttamento, violazione dei diritti umani e certificazioni dubbie.
Ma le mie iniziali in questo momento devono avere la precedenza. Sono alla S e vi confesso che non vedo l’ora di vedere la Z. Forse allora tornerò a sniffare rose e a partorire altri improbabili campionari.