Lo so che queste conchiglie sembrano un po’ piattarelle. Non ho voluto esagerare nel primo esperimento proposto, perché un ricamo non troppo tridimensionale è più facile da gestire nello stiro e nell’uso. Ma ho già avviato i miei primi esperimenti a tre e cinque strati di feltro e… Beh! Non spoilero.
Oggi i raggi, che domani andremo infine a rivestire.
Consiglio ancora tre fili di mulinè e un colore qualsiasi, che tanto li copriremo bene.
Cioè… Ok… Per sicurezza eviterei cose tipo verde bottiglia e blu elettrico, a meno che non abbiate sognato proprio così la vostra conchiglia e allora poi dovrete davvero farcela vedere. Ecco… Già mi viene voglia di provarne una verde bottiglia.
Non divaghiamo.
Tre fili di mulinè ed esco in punta. Poi lancio…
Sempre per evitare lunghi inutili lanci sul rovescio, ho pensato di uscire lateralmente (2mm? Non misurateli).
Spero che la foto sia chiara: non torno in punta, ma entro poco più giù, perché così nel movimento successivo posso tornare in punta con un brevissimo salto e ricominciare.
Niente di ché, giusto? Non credo ci siano dettagli degni di nota, se non, forse, la posizione dei raggi dove il profilo della conchiglia fa una curva. In quel punto non partiranno dalla punta, ma più in basso. Nessun problema.
Aggiornamento, in seguito a domanda: I raggi devono essere dispari?
No, no! Nessun conteggio necessario, in questa conchiglia! L’importante è che i raggi non siano troppo fitti (sennò si impazzisce e non si leggono le coste) e che non siano troppo radi (sennò rimangono un po’ sparute).
Ricordo comunque che per qualsiasi dubbio o domanda, potrete scrivermi sui social o via mail (elisabettaricami@gmail.com)!
A domani con la parte più antipatica e dunque più divertente!
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