Sfogliare i dipinti fu un’impresa che dovetti organizzare. Per fare una selezione, assegnai a ciascuno dei miei figli compiti puntuali, incidendo sulla pietra i seguenti comandamenti:
- Dimensione di ciascun elemento non superiore agli 8 cm
- Presenza nella scena di non più di tre verdure
- Numero di foglie inferiore alle 15 unità
- Selezione di colori autunnali/natalizi, con esclusione assoluta delle tonalità marine (giusto per non struggermi al ricordo del mare che non avrei più rivisto a causa di questa crudele imposizione)
- Scarto di verdure primaverili ed estive
- Precedenza a quelle tipicamente natalizie
- Scarto di documenti non pertinenti… Patrizia! Ci hai spedito i 730 degli ultimi dieci anni!
- Poeticità
- Piacere per gli occhi
- Fluidità del tratto
Così dunque giunsi, col Natale nella mente e il ventilatore a un palmo di mano, a contare cinque dipinti e ad assemblare una scena, tagliando a colpi d’accetta rami e foglie sovrannumerarie.
Cercai l’essenzialità anche nei colori, ma non ci fu verso.
Troppi colori.
Troppo belli.
Non ditelo alla Patty, ma a vederli tutti insieme non vedo l’ora di iniziare a ricamare…
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