L’anno scorso ho mancato all’appuntamento, perchè affaccendata con le minute coscette di Alfredo. Quest’anno invece non mi sono fatta sfuggire l’occasione di tornare al grest di Suor Veronica.
Avevo raccontato della mia prima edizione e rimando al post di allora, per le motivazioni. Ricordo solo che le due settimane trascorse insieme non avevano la pretesa di un corso di ricamo e cucito, ma lo scopo di stare insieme mettendo a frutto l’estate per fare e impare cose che normalmente nessuno più si preoccupa di insegnare.
I materiali donati, di cui disponeva Suor Veronica, erano sostanzialmente montagne di tela aida, più qualche pezzetto di lino colorato della gentilissima Leda e filati perlè e da uncinetto. 
Avrete notato che io e la tela aida non andiamo d’accordo e, benchè qualche volta io la consideri utile, la trovo anche veramente brutta.
Però… Le ragazze sono riuscite a nobilitarla! 
E’ proprio la mia avversione per la tela aida che mi ha portato a suggerire delle applicazioni, anche per adempiere allo scopo di proporre qualcosa di utile, come la creazione di una toppa. Così ho inizialmente preparato il cuscino. Alla perplessità che le più piccole non riuscissero a eseguire tutto il lavoro (Laura e Lucia ci hanno veramente smentito!), ho provato a preparare altri due lavori, testando il ricamo classico su tela aida con filato corposo (Babylon 10) e suggerendo una tecnica di orlatura per realizzare un centro.
Ho trovato interessante l’interno del fiocco a filza, che, eliminando i fori, ritesse l’aida gradevolmente.
Dopo vari ripensamenti abbiamo deciso di presentare tutti e tre i lavori e di lasciar scegliere alle ragazze l’oggetto da ricamare e la tecnica, puntando l’attenzione, quest’anno, sull’atteggiamento creativo nei confronti del lavoro, a partire dalla creazione personale del disegno, riportandolo da sole sulla stoffa, dopo averla tagliata correttamente e centrato il disegno. Questo al fine di riuscire a sviluppare l’autonomia di iniziare e portare avanti anche da sole, a casa, un lavoro. Lo abbiamo potuto fare perchè  al nostro team, dall’anno scorso, si è aggiunta anche Bruna, esperta e simpaticissima, che ha anche avviato alcune all’uncinetto. In tre, con quindici ragazze, abbiamo potuto organizzare questo tipo di lavoro, più lungo e impegnativo, senza avere tempi morti e lunghe attese per l’avvio dei lavori.
E mi auguro che il tutto sia servito anche a chi , lasciato il grest, deciderà di non prendere più in mano l’ago. Se non altro avrà usato almeno una volta in vita sua… la carta carbone! Ma lo sapevate che le figlie dell’era digitale sanno si e no che cos’è?!
Una cosa che sicuramente sanno e amano fare è la scelta dei colori e sono veramente imbattibili. 
Bando alle ciance. Lascio la parola alle foto.

I copriquaderni sono andati per la maggiore…

Chiara, Mara, Arianna, Claudia (11 anni)
Anna, Anna, Maria (12 anni)

Grande successo dei cordoncini segnalibro arrotolati con l’ausilio di una matita!
Solo in due hanno realizzato la tovaglietta…

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Chiara (13 anni)


Michela (11 anni)

Le altre invece hanno preferito i cuscini…



Laura (9 anni) e Lucia (10 anni)

Anna (11 anni) ed  Elena (13 anni)

 Francesca, 14 anni



Qualcuno ha trovato il tempo per un secondo lavoro…


Chiara (13 anni)

Io non sarei riuscita a scegliere meglio i colori! Non è una meraviglia?!
Potete trovare questo disegno, il mazzolino di fiori e altri simili, su French knots.

Termino con i miei complimenti alle ragazze, che hanno lavorato instancabilmente e con il consueto entusiasmo. Mi sembra che ci siamo divertite tutte…

Dunque a tutte davvero grazie, buone vacanze e… buon lavoro!
Elisabetta