Ho scelto il titolo con l’aggettivo giusto, perchè l’entusiasmo è il filo conduttore di queste due esperienze, piccole in realtà, una passata e una nascente. E quando parlo di filo non sto certo metaforeggiando: qui c’entra, eccome!
Oggi vi descriverò in breve quella passata e presto quella che, tra gli intrecci di filo, idee e passioni, confessate nella prima, sta prendendo piede, accompagnata da un epidemica onda di… entusiasmo, per l’appunto!

Tutto è iniziato quando una merceria del paese mi ha chiesto di proporre un corso. Ahimè! Come potevo dire di no? Non posso negare che la prospettiva fosse nei miei pensieri da molto tempo, ma mi ero imposta una regola inviolabile: non avviare corsi fintantochè non avessi per anni ricamato davvero e creato un mio stile, non avessi maturato un’esperienza da comunicare e non avessi sviluppato una didattica, che non coincide col saper fare. Ho frequentato corsi con maestre bravissime, altri con maestre improvvisate e l’idea di passare per una maestra improvvisata mi tormenta. Dunque ho combattuto per un po’ con il mio conflitto interiore (due ore,… 10 minuti?!) e alla fine dell’estenuante battaglia ho trovato questa semplice soluzione: proporre ciò di cui mi occupo da tempo, cercando di dare tutto quello che mi è nelle facoltà di comunicare, suggerendo un modo alternativo di utilizzo dei punti del ricamo tradizionale.

Ho fortemente voluto evitare di connotare l’esperienza con il termine corso, perchè non sono una maestra, o per lo meno non lo ero mai stata. Così ho scelto il termine seminario monografico, che fa troppo università, ma che mi sembra più appropriato, visto che si proponeva a chi avesse già appreso i punti del ricamo classico in altra sede e avesse voglia di cimentarsi nello sfruttarli per il ricamo dei monogrammi, come pretesto per discutere della loro presenza nei ricami tradizionali italiani (con l’opportunità di sfogliare i libri che possiedo) e per conoscere le fonti on-line utili al recupero dei libretti antichi e all’apprendimento delle tecniche (molte di voi sappiano che vi ho inviato nuove lettrici!!) e, non ultimo, per conoscere gli indirizzi di scuole e associazioni a cui rivolgersi per imparare sul serio una tecnica per il quale si matura interesse. 

Niente di nuovo dunque per chi mi segue da un po’: ho tradotto la mia esperienza in una serie di incontri, ma sia chiaro che non sono qui a far pubblicità alla cosa. E’ stata un’esperienza che si è conclusa e che ovviamente mi farebbe piacere ripetere, ma soltanto quando riuscirò a trovare un sistema legalizzato per farlo: è così difficile! 
In ogni caso ora tornerò ai miei lavoretti, rocambolescamente portati a termine nelle ore in cui i gufi danno la caccia ai topi, augurandomi che Alfredo non si svegli di soprassalto al primo alitare del vento.