Questo non ve lo avevo ancora mostrato! Mi è saltato all’occhio proprio ieri sera, mentre, a proposito di polvere (…), notavo l’implacabile stratificazione depositata sulle mensole e sui quadri.
E’ precedente alla S di Siena e alla M di Mario e ci sono degli errori che mi hanno aiutato a migliorare la tecnica. Però ci sono affezionata, perchè ho sudato sette camicie nel ricamarla. E’ il mio punto di svolta: l’incipit a telaio. E chi mi conosce personalmente sa quante castronerie di rivincita del tessuto in mano ho sempre promulgato.

Ho copiato disegno e sfumature dall’Erbario di Basilius Besler, che mi fu regalato ai tempi della botanica. Ho capito l’errore che nel fare questo lavoro non riuscivo a formalizzare, soltanto ricamando la M di Mario: mai saltare una sfumatura. Se si è scelta una gradazione di colore, per rendere una porzione di petalo (e quindi nel caso di elementi naturali, non disegni artistici), l’effetto a macchie si può evitare usando la gradazione esatta, senza salti bruschi. Un’altra cosa che ho imparato è l’uso indispensabile degli scuri per la resa della tridimensionalità. Inutile dire che tutto ciò, al di là dell’esperienza che si può fare, è perfettamente formalizzato in Colour confidence in embroidery di Trish Burr.