In tutta la pappardella strappalacrime dell’ultimo post non ho fatto
cenno alle mie compagne di sventura. Non perché me ne sia dimenticata o
perché non siano meritevoli di ringraziamenti, ma per il sadico piacere
di tenerle sulle spine e, magnanima, per lasciare che si crogiolassero in acidi spettegolezzi contro la mia irriconoscenza. Raro e occasionale evento, anche per poter dedicare loro
un intero post.
Però, però… Ho un problema di forma nel discutere di loro: non posso fare la sdolcinata o tenere un registro serio,
altrimenti potrebbero offendersi, oppure pensare che io abbia
definitivamente perso la testa, oppure (sia mai!) montarsi la testa. Non solo per questo, ma anche, quando le incontrerete dovrete
esclamare Mi-ti-cheeee!, proprio come farebbe Kung Fu Panda, oppure Homer Simpson, se credete.

Come fare a
riconoscerle? La
Patty (cuore azzurro) avrà tra le mani una maglia ai ferri e lo
sguardo di chi ha raggiunto l’illuminazione da un pezzo e niente, dico niente, potrà turbare la quiete del suo ritmico movimento. Se le rivolgerete la parola lei uscirà
con una massima filosofica sull’esistenza e voi tornerete alla vita di
sempre con nuova energia… Oppure attonite. La miticità di
Shifu, ma coi ferri da calza, tanto per farla breve.

La Gabry (cuore rosa) starà ricamando un punto croce +
roselline a punto vapore (ben conoscete la sua sete di concorrenza…) e vi incanterà col suo charme facendo
ondeggiare i perfetti boccoli. Se inizierete a parlare con lei
scoprirete senz’altro di avere parenti in comune (compreso un santo patrono), ma se oserete replicare, assaggerete la miticità di Tigre.
Entrambe dunque
cercheranno di traviarvi con maglia e punto croce e di distogliervi dal ricamo classico. Con questo premeditato e perfido recondito obiettivo mi
seguono nelle mie manifestazioni.
Non escludo, nel caso di Abilmente, che lo abbiano fatto anche per
ottenere il passss, ma sta di fatto che adesso mi
toccherà offrir loro una pizza.
Non so come avrei fatto senza di loro e la mia vita sarebbe troppo semplice, smorta e scevra di problemi senza la dose di quotidiana insana follia che riversiamo sul wossap. Ma non fatene parola con loro, sennò incominceranno a ricattarmi o, peggio, inizieranno ad avanzare pretese.
Dunque ricordate: Mi-ti-cheeee!! Ma solo come lo direbbe Kung Fu Panda.