E’ passato quasi un mese… Vissuto col fiato sospeso, tra una sessione online e l’altra, per capire cosa e quanto riuscisse a bucare lo schermo e a raggiungere  occhi e orecchie bramose di tuffarsi sulla tela.

Parlare al PC non è come rivolgersi ad una folla muta e attenta, ma tridimensionale: non puoi cogliere le labbra che si increspano in un sorriso di compiacimento, un bagliore di approvazione nello sguardo, un cenno di comprensione. Ti manca la segnaletica e guidi alla cieca. Senti il carbone ardere ed esaurirsi, perché non c’è anima che alimenti la fiamma, e ti chiedi se davvero qualcuno ti stia ascoltando.

Poi però lentamente entri nella nuova logica.

E quando i primi segnali di soddisfazione ti investono, finalmente il gelo ti abbandona. Puoi far roteare il tallone e accasciarti sul divano. Distendere i nervi.

Così è andata con il mio primo corso online, che ha inciso ricordi indelebili tra i miei neuroni, come il mio primo corso in presenza, che è vivo nel teatro della mente come fosse ieri… Ombretta! Cristina! Che diavolo ci fate ancora qua?!

Con i disegni del lavoro proposto nel corso, ho deciso di farci un e-book. Si intitola… Margherite.

Credevo fosse un disegno banale, un po’ infantile e scolastico. Ma in fiera a Bergamo in tante mi hanno chiesto i disegni e vi confesso che ci ho preso un po’ di gusto, ricamando anche qualche pezzo in più e aggiungendo un alfabetino, da appendere allo stesso filo a cui sono annodate le margherite…

12 pagine con 4 motivi ornamentali combinabili e un piccolo alfabeto, due soluzioni cromatiche e le animazioni dei punti, un po’ come avevo fatto per quello di Natale. Grafica di Laura Arnaldi, che ringrazio per prendermi sempre così sul serio!

Ho dei lavori in corso che riuscirò a mostrarvi nei prossimi giorni, ma ho deciso di postare oggi in fretta affinché… Con i miei fiori potessi mandare a tutti i miei migliori auguri di una Pasqua serena, circondata dalle persone che davvero ci vogliono bene.

Auguri,

Elisabetta