Uno dei miti del ricamo che crea più ansia è sicuramente il punto raso. 
Mi sono rasserenata da quando ho scoperto i libri di Trish Burr e ve ne parlo perchè hanno la peculiarità di far magicamente materializzare l’autrice, come se disponeste dell’insegnante proprio accanto a voi. 
Io ho comprato Needle painting embroidery, fresh ideas for beginners, e Colour confidence in embroidery
Con quest’ultimo libro l’autrice ha il merito di aver finalmente dato dignità artistica e quasi scientifica al ricamo, portando gli elementi della teoria del colore nel mondo dei filati (riferimenti precisi ai filati DMC) e consegnando alle ricamatrici uno strumento prezioso per elaborare una palette armoniosa, copiando o inventando gli abbinamenti e, citando la stessa autrice, riuscendo a dar vita al proprio ricamo, sapientemente dosando i colori. 
Se siete alle prime armi, però, vi consiglio il primo, che è, tra i libri di ricamo, uno dei più validi che io conosca dal punto di vista didattico. 
I lavori presentati sono raggruppati in tre livelli di difficoltà e spiegati per fasi fotografiche. Volevo eseguire gran parte degli esercizi proposti, ma tra commissioni e lavori di diverso genere sono riuscita a fare soltanto i primi: il fiorellino in testa al post non è meraviglioso? Ma il merito è tutto suo!
Con il bandera avevo già esercitato un po’ il punto raso, ma la tecnica di Trish, forse più adatta per i filati di cotone, mi ha catturata: pensate che sono anche riuscita a vincere la resistenza con il telaio e ad addestrare al lavoro la mano sinistra!
Mentre attendo di avere un po’ di tempo per eseguire uno dei famosi uccellini di Trish, esercito dove posso il punto…

Ho preso le immagini delle orchidee da shutterstock e le ho ricamate in nero, a punto erba, come se fossero state appena disegnate, colorando poi soltanto alcuni fiori, come se il pittore si fosse fermato alla prima mano.

Andrò via per un paio di settimane a cavallo di ferragosto… Buona vacanze anche a voi!