Le mongolfiere colorano il cielo come nuvole rosse, rosa e gialle al tramonto e scendono leggere tra le vigne. La Lory e la Patty sono raggianti d’orgoglio e scopro, avvicinandomi, che le hanno colorate ad una ad una, l’una col pennello, l’altra con l’ago. Ogni telo, un personaggio che racconta una storia. E a seconda di come il vento spinge e rimescola i personaggi, la storia cambia finale. 
Vedo la Fulvia ringhiare ad un drago che sputa fuoco e la spingo verso una fata leggiadra e sorridente, vestita di tulle ricamato a retini, i cui lembi si staccano dal telo e fluttuano al vento. 
La bimbetta sale sulla mongolfiera degli gnomi che saltellano tra i funghi con tuffi e capriole. 
Vedo la Cesarina salire su quella del gigante minaccioso coi pugni sui fianchi e, ridacchiando, faccio un balzo sul villaggio sottomarino, con le casette di corallo che fanno le bolle.
La Sam e la Michy complottano, ma infine salgono ciascuna su un veicolo diverso: la Michy sul drago, la Sam sulla regina beffarda che fa le smorfie.
La Vale svelta, ma placida e sorridente e con la chioma al vento, posa sul ripiano al centro di ciascuna mongolfiera una caraffa ghiacciata da cui spuntano ramoscelli di menta e fiori di sambuco e, in men che non si dica, siamo in aria.
Le storie si intrecciano e siamo tutti a guardare in giù e in su e intorno, all’impazzata.
Dalla mongolfiera più alta, la Cesarina col megafono, come tuonasse dall’Olimpo, ordina perentoria di iniziare il ricamo e un po’ a malincuore lasciamo il paesaggio per iniziare i margheritoni gialli. Siccome i petali sono grandicelli, le mie compagne di cesta decidono di lavorarli con due punti margherita e un lancio centrale. Partono proprio da quello, credo per colorare bene bene il petalo, con due fili di DMC 3821.

Intorno al punto lanciato mettono un punto margherita che sta dentro il profilo del petalo…

E poi un altro un po’ più grandicello a circondare tutto e a coprire il disegno.

Con due fili di DMC 780 riempiamo il bottone al centro.
Proprio mentre sto mettendo gli ultimi punti, scorgo la scena: la Sammy e la Michy hanno teso una lunga corda tra le due mongolfiere e la Lory, con giganteschi ferri da calza come contrappeso, inizia a camminare sul filo, un piede innanzi all’altro, con l’abisso di nuvole sotto di lei e intorno le urla di paura dei presenti, che esplodono come un boato ad ogni oscillazione. In pochi secondi, da noi percepiti eterni col fiato sospeso, la Lory raggiunge leggiadra l’altro capo del filo con un balzo, lo scioglie e ne fa una spilla a macramè, tra gli applausi degli spettatori e gli strilli della Cesarina, per l’esibizione non autorizzata, che le costerà, come punizione, l’orlo a giorno di un’intera tovaglietta da the… 
Tutti muoiono dal ridere.
Finisce che le fate venire l’ulcera… Borbotta ridacchiando la Gabry, iniziando a ripiegare le lenzuola stese a prendere aria.
Guardo giù e mi si mozza il fiato…
Piccole isole ricoperte di girasoli, che punteggiano un blu oltremare appena striato di bianco. Gabbiani, un faro diroccato e aria che profuma di rosmarino e ginepro. Saluto la mia me vestita di bianco che si sbraccia dalla porta e ci fissiamo per qualche qualche istante nostalgiche, finché il vento non fa virare la cesta e ci porta sul pelo dell’acqua, dove riesco a intuire le sagome di delfini invisibili che sfrecciano più sotto.
Il tempo veloce di un tuffo, per vedere chi riesce a toccare la razza senza rimanere fulminato. Non so se qualcuno abbia sfiorato la razza, ma corre voce che la Patrizia l’abbia raggiunta e che la razza abbia preso la scossa. Dicono pure che alla razza sia spuntato poi un ciuffo rosso, ma io a questo non ci credo, perché è la Sammy a raccontarlo e ride troppo. 
Infine il fischietto della Cesarina, che impone la via del ritorno, tra borbottii e lamentele salmastre.
Ci addormentiamo e quando le mongolfiere silenziose battono terra, nell’aria un vento freddino ci racconta che l’autunno è alle porte.
Col disappunto dell’estate che non vorrei far finire,
Stesso luogo stessa non ora.
Parte sesta dello story-tutorial d’auguri, organizzato da Gabriella, Patrizia ed Elisabetta! Ogni martedì e venerdì finché la tela non l’abbiamo ricamata tutta!
Se non hai ancora scaricato il disegno, trovi tutte le istruzioni in questo post di presentazione!
Grazie per essere passato a trovarci,
Elisabetta