Eccomi dunque con… La Settimana della conchiglia

Vado subito al sodo.

A chi ha il libro (Ricamare il mare – A sea to stitch) consiglio di ricalcare e di tagliare conchiglia piccola e grande, o solo una, ovviamente, ma meglio la grande (non perché oggi io mi senta più cattiva del solito, ma perché è più facile orientarsi tra i fili che si tirano dopo l’imbottitura). Con una matita o una penna termosensibile (in foto) si ripassa il solo contorno e la fase 1 è bella che completata. Chi non ce l’ha disegni pure a mano libera, considerando che la conchiglia più grande ha una rotondità con un diametro di circa 1,5 cm (può anche essere leggermente più grande) e quella piccola di 1 cm.

Senza farsi prendere da una crisi di panico e blocchi creativi ingiustificati, si disegnino tante belle zone concentriche all’interno dello spazio delle conchiglie, alla distanza di circa 1mm.

No.

Non misurate il mm.

Davvero.

Vi vedo! 

Non fatelo! 

Anche perché io nella conchiglia piccola ho evidentemente sballato le misure, ma non mi risulta sia morto nessuno.

Ci serve solo per avere una guida per le imbottiture seriali su cui non vi farò dormire la notte successiva a questa, perché per oggi ho già finito.

Lo so che il mio è un comportamento crudele e scorretto, ma non voglio che mi si dica che sono andata troppo in fretta.

Le zelanti, tra voi, che penseranno di utilizzare tutta questa sovrabbondanza di tempo a disposizione  per disegnare 375 conchiglie, ricordo che potreste scoprire che il ricamo delle conchiglie vi annoia e che avreste consumato dunque molta grafite o molto inchiostro per nulla. Preparate invece un paio di filati neutri, tipo DMC 842 e 3865: un beige e un biancastro (ma se non li avete considerate che verranno tutti coperti).

A domani con una noiosissima quanto utile imbottitura!