Pare che botanici e orticoltori abbiano perso il sonno e il senno per cercare il gene della rosa blu, senza aver mai raggiunto un risultato soddisfacente. Mentre leggevo del loro grande sconforto, facevo spallucce, pensando che a ricamarle non c’è alcun problema. Siamo abili, noi...

Ohibò!

Quante parolacce, ieri! Manco i botanici tutti in duecento anni!

Quella bella bellissima palette che avevo fotografato tutta orgogliosa, con mirabile dipinto di Patrizia sullo sfondo, non solo ha dimostrato che gli azzurri non hanno minimamente a che fare col colore originale, ma anche che ricamati sul bianco comunicano una tristezza indicibile. 

Il dipinto no. E io devo rimanere fedele al Patrizia style, sennò il gioco perde il suo senso.

Credevo che l’errore avesse avuto origine da quel germe di pigrizia che non mi aveva fatto tirare fuori la cartella colori (allunga la mano dietro di te, sfila la cartella dalla libreria, aprila: niente di troppo complicato, in fondo, eppure faticosissssimo). 

No, niente. Sospetto, ed è la prima volta che lo rilevo così chiaramente, che manchi qualche sfumatura dell’azzurro. Inizialmente credevo che le rose di Patrizia si collocassero nell’ottava colonna, perché c’è una vago tono verde acqua nelle pennellate. Sicura e ingenua avevo ricamato tutti i petali di tutte le rose. Poi l’avanzare della triste quiete che gli azzurri mi instillavano ha portato alla luce il dubbio. O meglio… Si è manifestato il dubbio che la luce non fosse quella del dipinto.

Dopo essermi dunque arresa a flettere il braccio e ad aprire la cartella colori, avevo scoperto che gli unici azzurri contenenti la vitalità della Patty stanno nella colonna 6, ultima gamma in fondo. Il punto è che lei non è così superficialmente provocante ed esibizionista… C’è nel suo azzurro quella nota verde acqua che è poesia nello sfolgorio e che non è contemplata nella cartella colori, ahimè, ahitutti! 

Ci ho provato, coi colori sfolgoranti, ma non piace.

Dovrò prendere qualche decisione.

Forse adesso semplicemente lavorerò al contrario partendo da foglie e boccioli e deciderò alla fine. Che fatica.