Ricamavo, come ben sapete, l’azzurro sul bianco, circondato di verde: quiete immobile in un’estate tutt’altro che stabile. 

Friggevo. 

Era inevitabile che l’occhio infine slittasse al mercato su quelle rose gialle sporcate di rosso, come fossero state inzuppate in una tazza di colore prima di essere servite.

Oggi la Patrizia non si aspetta un post. Crede che io sia con la testa tra le nuvole a raccogliere melanzane in giardino. Ma io non coltivo melanzane, dunque non capisco perché lei si faccia certe convinzioni. Ho un vaso con dei peperoni, ma la mia unica incombenza è di versar loro un po’ di acqua nel vaso al mattino, quando mi ricordo. Dunque ho tecnicamente tutto il tempo per tirare fuori un post.

Siete preoccupati per la mia rosa? Fate bene. Spero che i peperoni non facciano la stessa fine.

Non avrò mai rose autoctone da fotografare, quindi mi sono decisa a comprarle e a rubar loro i colori. Il problema è che la Patty potrebbe arrabbiarsi perché non ho preso esclusiva ispirazione dai suoi dipinti. Potrebbe addirittura venire qui a distruggermi il filare di melanzane…

Ma il disegno… Patrizia! E’ tuo! Il mazzo di rose al centro mi aveva conquistato al primo sguardo, lo sai! Mi piace il cambio di prospettiva, con le rose viste così, con i loro steli slanciati e non solo spiate dall’alto di una terrazza, come abbiamo sempre fatto!

Non ti arrabbiare. Ho appena appena disegnato un paio di inizialine…