Ogni ricamo ha la sua musica e questo viene alla luce con il repertorio del concerto di Praga. Avevo già disegnato la lettera prima di partire, ritagliandola dal Sajou 666, da tempi immemorabili nel cassetto delle temibili imprese che attendono l’ora matura. Mentre sfrecciavo in bici lungo le sponde della Moldava, che poi confluisce col fiume Ohre a Melnik nell’Elba, ho sorriso alla coincidenza delle numerose querce che mi sfioravano cariche di ghiande verdi. Volevo fermarmi per rubarne un paio, ma se mi fossi impiantata ci saremmo tutti riversati sull’asfalto come le tessere del domino, quindi avevo messo da parte i miei istinti predatori, cercando di carpire il colore da riprodurre sulla tela con fugaci occhiate.

Arrivati a Dresda, fermi al cartello dell’ambita meta da fotografare, una grossa quercia ha chinato i suoi rami per darmi una pacchetta sulla spalla, offrendomi i suoi frutti come premio per non essere mai rovinata a terra, nemmeno lungo quei precipizi in cui la bici accelera pericolosamente e ti toglie il fiato e ti concede quel brivido di potenza che nasce quando riesci a restare in equilibrio nonostante il rischio e, in quel breve ed effimero tratto di vita, abbracci ogni cosa, sistemi il passato, vivi il presente, accogli il futuro. 

Ne avevo raccolto una verde tra le foglie e quelle mature a terra. Cercavo le ben note ghiande scure e dorate, perché nella testa avevo quelle. Ma quando poi ieri ho iniziato a selezionare i colori e poi a ricamare, ha vinto la ghianda verde carica di vita, che aveva sedotto i miei occhi a bordo fiume. Quando il Creatore scelse di ricamarla sui rami col DMC 580, forse anche lui ascoltava l’adagio di Albinoni mentre sceglieva i colori, perché quel verde vibra proprio come certe sue note struggenti.

Non ci sono scuse: bisogna provarle. NON servono corsi (scusate la violenza del non, ma ho certe amichette da tenere buone…).

Non ho fatto altro che calcolare l’imbottitura a cerchi concentrici come per le conchiglie (DMC 580 a due fili)…

… E ricoprire tutto ad un filo.

Ho ricamato il cappuccio a punto festone, quello del reticello, ottenuto lanciando tre fili da ricoprire con punti festoni radi e ripetendo lo stesso movimento per quattro o cinque volte, concatenando i punti festone a quelli della riga precedente (DMC 840 a due fili).

Il dramma adesso è scegliere i colori per il resto. Ho una certa idea, ma non so se riuscirò a metterla in pratica…