La Storia delle chalk paint di Lara Vella, che fa seguito alla Storia della sindrome da troppi figli del post precedente, nacque a Bologna circa un anno fa, nel bel mezzo di una fiera post Covid, meditabonda e poco affollata. 

Mi ci aveva trascinato la Patty, anche se io non ero molto convinta di riuscire a trascinare la mia auto in città. Forse non facemmo grandi affari, ma bevemmo parecchio. Vuoi per lo sblocco creativo dovuto all’alcool, vuoi perché gli eventi sono destinati a combinarsi magicamente, conobbi Lara Vella di Creare Insieme, che pitturava allegramente assicelle di legno, raccontando i suoi segreti. Non ricordo bene come fu che mi presentai e che iniziammo a ragionare, ma sono certa che in soli circa quindici minuti cogliemmo una certa affinità, affiorarono idee e ci mettemmo d’accordo per risentirci a breve.

Un anno non è un tempo così breve, ma le faccende di ricamo, come il ricamo stesso, richiedono tempi di incubazione profondi.

Ci sono delle idee che circolano tra i neuroni disgregate. 

Qualche volta prendono una forma e ti sorprendi immobile, con gli occhi che puntano nel vuoto, a dare loro la chance di un attimo. Ma la vita ti scuote e ricacci certe idee frivole dal remoto luogo da cui provengono, perché la tua vita è troppo complicata. Ogni volta che riemergono, però, si fanno più grasse e definite, sicure di sé e ostinate. Strisciano tra i neuroni sempre più ansiose e imparano a cogliere l’attimo.

Così accadde.

C’era questa idea del dipingere cose e ricamare cose, con tinte definite, a cui associare filati definiti. Poter cioè personalizzare un oggetto in legno (o un qualunque supporto pitturabile) con il colore di una marca definita di pittura, sapendo già in partenza quali colori usare per il ricamo. Visualizzavo in particolare monogrammi a punto pieno monocromatico, montati su scatole dipinte dello stesso colore, ragionate però con una logica opposta alla consueta e diventando protagonisti del processo.

La sfida però era sempre stata quella di riuscire a non imbrattare di pittura anche la radice dei capelli e la scioltezza di Lara mi aveva conquistata.

Mentre osservavo affascinata il processo e facevo qualche domanda imbarazzante da principiante assoluta, che lei abbozzava con un sorriso gentilissimo, l’idea era sgusciata prepotente e incalzante e aveva preso accordi senza che io potessi realmente rendermene conto. Uscirono suo tramite proposte che io non avevo razionalmente calcolato e finii per acquistare un rosa e un azzurro baby, con un marrone in omaggio.

Ma avevo il libro Di rosa in rosa da terminare e il sito da impostare, così l’idea fu costretta a starsene cheta ancora per un po’.

Poi infine ebbe campo libero e, sebbene combinata con esigenze diverse e snaturata rispetto all’idea originale (ma so che insisterà e che l’accontenterò), ora guida le mie mani e nei prossimi giorni racconterò oltre.

Qui il canale Youtube di Lara Vella: https://www.youtube.com/user/LaraVellaVideo