E’ il primo lavoro che realizzo con la canapa di Carmagnola, che ho acquistato a Vinovo, e sono ancora indecisa se faccia per me: l’idea della fibra inconsueta e alternativa mi gratifica, ma qualcosa mi lascia perplessa al tatto e per l’aspetto, meno raffinato e lucente del lino. Però per questo lavoro è soddisfacente perchè evoca, col suo colore, il gusto invecchiato e torbato del Whisky. C’è da considerare anche l’aspetto culturale: raccontando della conferenza di Vinovo e mostrando la stoffa di canapa a conoscenti, sono tornate alla memoria tradizioni perdute legate a questa fibra ed essendo un materiale che si racconta, acquista subito un valore aggiunto. Così è venuto fuori che anche nella zona in cui vivo le famiglie destinavano parte dell’orto alla coltivazione della canapa, che poi lavoravano per tesserne le fibre e realizzare con telai casalinghi lenzuola e tessili per la casa e l’abbigliamento. Siccome i telai erano di dimensioni ridotte le lenzuola si componevano di più teli, chiaramente cuciti a mano e non di rado ricamati e siglati. Sarebbe interessante chiarire le tecniche utilizzate e vedere qualche reperto… Alla conferenza della mostra di Vinovo, Assocanapa ha spiegato le difficoltà relative alla coltivazione della canapa legate all’uso alternativo di questa specie come pianta da droga. Grande la mia ignoranza in materia: non sapevo che la canapa (Cannabis sativa) è la stessa pianta da cui si estrae la marjuana (in passato si erano distinte due specie, mentre in realtà le due piante sono varietà che possono coesistere nella stessa piantagione). Ne deriva che fino a poco tempo fa le colture fossero soggette a sequestri da parte delle forze dell’ordine, anche in mancanza di una normativa adeguata. Ora le cose stanno cambiando, ma chiaramente il settore non ha potuto avere uno sviluppo con una tradizione forte. Eppure la pianta si presta ad usi disparati. Merita fare un salto sul sito di Assocanapa per verificare l’importanza della canapa, potenzialmente sfruttabile in edilizia, nell’allevamento, per la produzione di materiali riciclabili, oli combustibili, carta, pannolini, nell’alimentazione e, ovviamente, nel settore tessile e nell’arredamento.
Su di un lato è l’iniziale del festeggiato, sull’altro quella della moglie. Perchè non c’è miglior regalo che ricordare a un uomo la sua amata…!?
Hai perfettamente ragione!
Mi piace molto il centrino, in particolare la sfilatura.
Grazie per il racconto sulla canapa, peccato non poter ammirare le lenzuola tessute a mano, chissà quante ore di lavoro, di pensieri e chiacchiere intorno a quei telai, memoria di un tempo antico.
Buona settimana!
Beh, chissà che qualcuno, passando di qui per caso, non decida di mandarmi qualche foto, oppure qualche racconto… Creerei subito e con piacere una rubrica apposita!
ciao come vedi mi faccio viva, sai io ho tanti teli di canapa tessiti in casa da mia suocera e proprio uno di questi giorni li ho tirati fuori dal baule per farmi consigliare dalla mia insegnante di ricamo su come destinarli. Effettivamente mi ha suggerito un' idea da cui la mia testolina ne ha ricavate altre mille. Ora manca solo lo stimolo per inziare dato che quest teli che io ho in casa sono di queeli molto grezzi e qundi duri ma qualcosa tirerò fuori. Riguardo alle tue inziali sono veramente deliziose e ho apprezzato anche il fregio che hai fatto intorno!Quelle che hai visto realizzate da me sono le prime che ho fatto poi mi sono fermata, vorrei farne altre sempre imbottite però applicando altre tecniche. ciao e a presto. Cinzia
Ciao Elisabetta!! E' bellissimo questo centrino … io al momento non sono in grado di creare queste meraviglie, ma credo che inizierò a seguirti per iniziare ad amare sempre di più il ricamo classico …
Volevo avvisarti che ho cambiato indirizzo al blog … quello dei ricami (creato da poco … non ha ancora niente ) è a questo indirizzo "http://rws.iobloggo.com/" e non più a eruannie.iobloggo.com dove ho messo un mio secondo blog che parla della mia spiritualità.