Me ne sono accorta soltanto intrecciando le iniziali di Anita, Mario e Alfredo per questo progetto: con un sorriso, ho scoperto che insieme formano un monito universale (per chi legge in traduzione, AMA in italiano corrisponde all’imperativo LOVE).
In un altro quadro, con lo stesso stile, stanno la mia iniziale e quella del papà…

Vado subito a specificare che le cornici sono di Ibor Creatif, che ha esposto alla fiera di Vicenza l’anno scorso. Devono aver ridotto l’assortimento, perchè dal sito che vi ho indicato sono scomparse le cornici con gli angioletti, che invece ho scovato sul Telaio Povolaro. Le originali sono in resina bianca, ma le mie sono state mirabilmente dipinte da Michela.
Ho usato due alfabeti simili con balze, modificando le più alte (Sajou 342) per inserire le roselline a vapore, che per il quadretto dei bimbi incorniciano le iniziali più piccole (Alexandre 179). I libretti citati, come al solito, sono reperibili sul blog di Ramzi.
I tre pezzi ricamati hanno fatto un bel bagno nel caffè. Questa volta ero più serena e li ho lasciati sguazzare per un tempo che va dal quarto d’ora ai 20 minuti consigliati.
Qualcuno mi chiedeva tra i commenti del post precedente se i ricami profumassero di caffè… Magari! In realtà, dopo averle tinte, le pezze vanno sciacquate e lavate con sapone di marsiglia, che annienta il gradevole aroma. Cercando in rete, ho letto che per ottenere le macchie si deve stirare la stoffa senza sciacquarla. Ma l’effetto a macchie non sono sicura che mi piaccia, anche se ho visto delle cose carine a punto croce.
Vi saluto e vi lascio con la foto della mia parete rinnovata. Buona estate!