Lo so, non aggiorno da po’. 
E’ tutta colpa delle termiti e del mio pessimo stato d’animo: le voragini che le termiti hanno lavorato nel legno sono paragonabili soltanto al logorio della mia pazienza e mi sono tanto arrabbiata che ho finito persino per tagliarmi i capelli. Vado a dire in giro che me li hanno rosicchiati le termiti e qualcuno ci crede pure!
Patrizia, improvvisatasi psicoterapeuta per l’occasione, con un tono serio, deciso e professionale, mi ha suggerito di ricamarle per esorcizzarle e finalmente mi sono fatta una bella risata!
Riguardo al titolo, non fraitendetemi… Quando i lavori si trascinano nel tempo è inevitabile che si accollino nomignoli strani, ma non c’è niente di soprannaturale! L’ho ribattezzate tende zombie per prendere in giro Gabriella, che ha doviziosamente sezionato un vecchio tendone acquistato in un mercatino e ha estratto la rete dal consunto lino per trapiantarla in un nuovo e candido telo, preservandone la vita (e siamo alla prima coppia di mani).
Marta, con la sua altra coppia, ha eseguito qualche chilometro di orlo a giorno, sospirando di felicità all’ultimo punto e pregustando la soddisfazione di vederle finalmente appese. Illusione effimera! Due buchetti la salutavano dal candido telo… 
Ancora loro!! Tarme, termiti, fa lo stesso! Subdole bestiacce! 
Così alla fine sono entrate in ballo anche le mie due mani e i due buchetti sono stati infine tumulati sotto un sontuoso fregio a punto antico disegnato... Lo conoscevate?

Nel mio pigro girovagare in rete, un giorno mi sono imbattuta nella copertina di questo libro (Punto antico disegnato, Giusy Federici), che mi ha fatto letteralmente raddrizzare la gobba dalla tastiera: avrete intuito quanto poco ami i fili contati, ma… A chi non piace il punto antico?! Finalmente avevo trovato un compromesso! L’ho acquistato on-line nel tempo di un click, ma, nonostante sia molto bello (con foto e disegni di splendidi lavori), sulle prime mi aveva deluso, perchè c’è molto intaglio e la resa del punto antico non è esattamente come quella dei lavori che girano adesso a fili contati. Però ci avevo visto un potenziale… E così ho pensato subito ai motivi di questo libro per la tenda zombie e, senza rendermene conto, ho scelto proprio quello della copertina, variando il rombetto per creare un richiamo ad un’altra tenda di Marta.
La mia arrabbiatura si è un po’ rasserenata grazie alla fiera di Vicenza: quest’anno meritava proprio! Ho fatto il minicorso di ricamo su tulle con Paola Matteucci e in una delle mie prossime vite, quando riuscirò a fare un lavoretto mio, ve ne parlerò con calma. Ciao!