Dicembre e il Natale: tempo di chiusura dei conti dell’anno passato e presumibilmente di rinascita dello spirito. Quanto tempo la chiusura dei conti lasci alla rinascita dello spirito, ogni anno è in calo. E dicembre quest’anno è iniziato a settembre: ho lavorato e lavorato in silenzio, ma la mente era troppo affaticata per cercare parole da scrivere e per rielaborare immagini.
Poi si è addizionato un recente blocco psicologico, che mi attanaglia da quando, sempre meravigliata, grata e colma di felicità, vedo i vostri numerosi commenti: non riesco più a fare un post piccolino, presentando un unico semplice lavoro, perchè vi immagino a digitare il commento e mi sembra sprecato per così poco e allora cerco di accumulare immagini e link e concetti, per giustificare il vostro disturbo. Se al commento qualcuno riterrà opportuno aggiungere il recapito di un buon analista, prenderò in considerazione la terapia…

Ma veniamo a noi! L’iniziale che vi propongo è una sperimentazione in azzurro: salvo qualche piccola aggiunta (girasole e ortensie sulla voluta inferiore sinistra), ho mantenuto i soliti fiori delle mie iniziali, sostituendo i colori realistici con varianti di colore blu chiaro e azzurro, lasciando però inalterato il colore originale di steli e foglie. Se vi piace e vorrete provare un lavoro simile, aggiungo il seguente suggerimento: ricamate il vostro soggetto su stoffa bianca. La mia A campeggia su uno sfondo ecrù che contiene una certa percentuale di giallo (la foto è risultata schiarita e questo dettaglio non si apprezza). L’effetto che ne risulta è un insieme di colori freddi, che lasciano una punta di insoddisfazione. Avevo realizzato con questa A un piccolo cuscino semplice, ma probabilmente rielaborerò l’oggetto, affiancandogli stoffe a contrasto, per dargli un po’ di vita e rendergli giustizia. Probabilmente lo sfondo bianco avrebbe limitato l’effetto. Ancora meglio sarebbe stato sostituire le parti verdi, forse con dei blu.

Qui un cartiglio che circonda un nome, rinnovato dalla compresenza delle roselline con altri fiori, sempre in variante azzurra, mentre più sotto la sperimentazione non riguarda i colori, bensì la forma delle iniziali. Perchè il Rouyer è bello e io lo adoro, ma se dovete fare un asciugamano, l’ingombro del Rouyer è tale che due iniziali affiancate uscirebbero dalla piega centrale dell’asciugamano stesso. Dunque dovevo trovare un alfabeto alto e stretto, che avesse comunque delle parti grasocce in cui inserire i fiori.

Mi sono infine trovata a rielaborare alcune lettere di un libro molto bello, che trovai suggerito nel blog di Giovanna e Maria Rosaria (il mitico tuttoricamo). Sul loro blog troverete il link al detto libro: A handbook of lettering for stitchers, di Elsie Svennas. Più che per le lettere fiorite, è adattissimo al punto erba a spessori variabili e al punto pieno, oppure a mille altri divertenti e creativi utilizzi.
Cambiando decisamente argomento, vi racconto di come dovetti violare la mia diffidenza verso il cucito creativo (dovuta esclusivamente al fatto che ogni volta che mi ci provo ne escono mostruose mostruosità), quando la ex maestra d’asilo di Mario mi chiese di realizzarle due coniglietti in altalena… Nessun problema! Mentii a lei e a me stessa.

Per due notti vennero a tormentare i miei sogni quei pupazzi grassottelli dalla mirabile esecuzione, crudelmente corredati di graziosi dettagli e perfette curve imbottite, oppure imbellettati con artistici tocchi di pennello… Ridevano soavi dei mie mostri di ovatta pieni di rughe laddove avrebbe dovuto trovarsi una morbida curva rotonda (quando finalmente avrò capito la faccenda dei taglietti nelle curve e riuscire a metter in pratica l’arcano,.. Solo allora potrò morire felice).
Fatto sta che ormai ero in ballo e dovevo ballare. Magico Web! Se non ci fossi tu… Gira che ti rigira, scarta che ti riscarta, ecco apparire, al suono di una sinfonia silenziosa ai più, ma tonante nella mia testa… I CONIGLIETTI BOWLING!!! Andate, voi che come me prendete a pugni esasperate la macchina da cucire! Intascate questo link per l’occorrenza!
Ma, visto che il Natale si avvicina inesorabilmente, vi lascio con un altro interessante collegamento, utile probabilmente per l’anno prossimo, perchè ormai, destreggiandovi tra pranzi di Natale, ultimi regali, bambini in preda alla frenesia delle feste e amici a cui regalare gli auguri, non troverete tempo (oppure, come me, coglierete l’occasione per non trovare il tempo) di prendere in mano la macchina da cucire. Insomma ecco un bel tutorial per simpatiche calze di Natale elfiche, tintinnanti festose al suon di innumerevoli campanellini: Elf stocking di Patty Young.

Avrete tutto il 2015, se vorrete, di aggiungere un ricamuccio nella balza della calza, come feci per Giuseppe.
E il mio augurio di Natale, che stringo al tema di questo blog, perchè altrimenti non basterebbero poche righe, è che nel corso del nuovo anno tutte voi riusciate a ritagliarvi il vostro piccolo o vasto angolo di mondo creativo e che questo vi dia soddisfazione, stimolo a migliorare e ad allargare i vostri orizzonti, possibilmente condividendo le vostre scoperte e il vostro entusiasmo con gli altri, perchè lo scambio è ulteriore fonte di ispirazione. Sull’ispirazione stiamo lavorando con l‘Associazione Fili tra le mani, un luogo in cui l’incontro è lo scambio sono diventati realtà e che incide davvero positivamente nel mio personale bilancio di fine anno.
E se, con le mie proposte (e quelle che l’associazione si accinge a postare sul proprio blog) saremo riuscite a contribuire all’arricchimento del vostro angolo… Beh! Che onore e quale soddisfazione!
Fatto! Ora nasconderò la mia commozione in un convenzionale Buon Natale e Felice anno nuovo!, condito da un caloroso abbraccio!

Elisabetta