Ogni estate finisco per leggere un romanzo di Tracy Chevalier, mio malgrado, inizialmente, perchè la trovavo un po’ cruda e vagamente inconcludente. Ma mia madre compra i suoi libri e poi me li infila in borsa e i titoli, le copertine e gli argomenti di Tracy sono sempre seducenti. E in effetti i suoi appartengono alla categoria dei libri che si fanno leggere tutto d’un fiato. Dall’estate scorsa poi ho iniziato ad amare l’autrice perchè, dopo aver letto L’ultima fuggitiva, scoprii che per argomentare l’abilità della protagonista a cucire trapunte, si era lei stessa iscritta a corsi di cucito, finendo per curare una mostra sui quilt dal titolo “Things we do in bed”, che ripercorreva nascita, riposo, procreazione, agonia e morte, in un percorso espositivo curioso e intelligente. 
Ma quest’anno ho letto La vergine azzurra. Qui la protagonista del presente e la sua ava del passato sono legate nel racconto dal colore azzurro, che la prima sogna, mentre la seconda vive in turbolente questioni religiose e familiari. Magia e coincidenze permeano il libro e io ne sono rimasta invischiata, finendo per cogliere, come inspiegabilmente a volte succede nei giorni delle lettura e in quelli immediatamente successivi, coincidenze fortuite legate al tema trattato e nello specifico ai riferimenti artistici legati all’azzurro. Non sto a spiegare nel dettaglio i meandri polverosi del mio cervello e le associazioni che ne sono scaturite… Sta di fatto che dal dipinto citato nel testo (la Pala di San Zaccaria a Venezia) sono arrivata alle Ceramiche dei Della Robbia e ne è scaturito un crescente desiderio di tornare all’Assisi… E ad Assisi e a La Verna! Ma per smuovere la tribù ci vorrà un po’ di tempo…

Il medaglione che ho ricamato viene dal curioso libro di Raffaella Bartolucci Cesaretti, intitolato Il punto Assisi, tavole edite e inedite di un ricamo antico e che in realtà è una enorme cartella di tavole e non un libro rilegato. Il disegno originale avrebbe avuto il profilo esterno a punto scritto nero, ma dopo averlo ricamato e averlo trovato troppo scuro, lo ho sostituito con l’azzurro. 
Azzurro… Appunto!