Al mio doveroso augurio di felice e operoso anno nuovo, che giro a tutte voi e me stessa, che faccio adesso, ma che estendo atutto il 2016, segue il racconto della borsa di G in lana cotta, affidatami perchè ricamassi qualcosa a dar luce al nero.
Non avrei mai scelto l’arancio (ora lo adoro!), se non fosse stato per una passamaneria dal profumo d’oriente, che decora la chiusura a ridosso della cerniera. 
Nessuna metafora nell’accenno al profumo! Nel disfare la fodera, per avere accesso alla stoffa da ricamare, un lieve esotico aroma di cumino e cannella, ultimo forse residuo delle origini della borsa, ha solleticato le mie narici.

Decisamente più occidentale il soggetto scelto, estrapolato da Il libro delle lettere della Babbi-Cappelletti, che viene sempre in mio soccorso nei momenti difficili.
Una G con ricche volute, che ho banalizzato con le mie rose e i piccoli fiorellini, se non altro per recuperare in extremis il proposito di ricamare perline del 2015. 
Dovete assolutamente provare a fare una cosa simile! Cioè… Prendete una di quelle belle lettere ornate, che vi piacerebbe ricamare a punto pieno e che impieghereste circa 8 mesi a finire e… Ricamatela in poche ore con i semplici punti base! Non è certo la stessa cosa… Ma ameno non perderete tempo a sognare, rimanendo con le mani in mano. 
Lo so perchè… Mi capita spesso!
La G è grande e, considerata la natura del supporto, ho mescaloto ai mulinè delle lane che avevo usato per il bandera.

Se potrà mai interessarvi per qualche ragione… Ho documentato le mie prove di macramè a macchina in questo post su acuscripta.blogspot.com. 
A prestissimo con… Un paio di date per i corsi del 2016!! 
Ancora a tutte auguri di Buon Anno!