Come già vi dissi in occasione del ritratto di Alfredo, non tutte le foto si prestano al magico foto ritocco di Word. Mi ci è voluta dunque un po’ di pazienza per trovare una foto adatta di Mario. La trovai, in realtà, a ridosso della fine di detto ritratto e la incartellai per un futuro incerto. Per diverso tempo mi dedicai a tutt’altro e impegnai il telaio per il lavoro copiato da Hazel.
Un giorno, stirando, decisi che il mitico pigiamino del papero (così detto a causa di un discutibile papero Trudy stampigliato sulla pancia) fosse giunto al capolinea. Poveraccio, tutto logoro! Era stato regalato ad Anita, ma il suo arancio brillante aveva protetto le morbide cicce di Mario e Alfredo con dignità, nonostante quegli accenni di rosa sui polsini, il collo e le caviglie.
Non ce la facevo proprio a buttarlo via: lo gettai in cima al mucchio dei nostalgici indumenti da riutilizzare probabilmente mai in qualche nessun lavoro.
Terminato l’Hazel decisi che era ora di tornare ai ritratti.
A proposito di ritratti (ma di artisti veri!), vi suggerisco di fare un salto sul sito di Sue Stone. Si sta concludendo adesso una sua mostra, con 63 ritratti, uno per ciascuno dei suoi anni… Se solo fossimo un po’, almeno un po’… British!
A proposito di ritratti (ma di artisti veri!), vi suggerisco di fare un salto sul sito di Sue Stone. Si sta concludendo adesso una sua mostra, con 63 ritratti, uno per ciascuno dei suoi anni… Se solo fossimo un po’, almeno un po’… British!
Mario prima e dopo la cura |
Con sorpresa notai, riaprendo la cartella del futuro incerto, che quel Mario di tanti anni fa, che ancora adesso fa il broncio quando lo fotografo, indossava proprio il mitico logoro pigiamino del papero!
Mario ricamato |
Dal mucchio prontamente feci riemergere il papero e lo feci a brandelli, con l’idea di creare delle applicazioni morbide (a dritto, questa volta!), con pieghe ottenute aprendo i pezzi come fanno per le pence i modellisti.
Tratti lineari a punto indietro spezzato a un filo di mulinè. Capelli a punto pittura (più che altro a punti lanciati senza tanta scienza) a due fili.
Vi confesso che non mi soddisfa del tutto: il jersey è troppo pesante per le ridotte dimensioni del ritratto e le linee di demarcazione sono leggibili solo da vicino. Ma è così strano, per me, riuscire a rendere riconoscibile un volto con il ricamo, che… Al diavolo le applicazioni!
Ora tocca ad Anita e credo che sarà del tutto ricamata.
NO SE QUE DECIR!!!
ME PARECE PRECIOSO Y UNICO…
QUE AMOR!!!
SALUDITOS
sra, elizabetta felicitaciones sin palabras
carmen
invece sei riuscita benissimo a rendere vivo il volto anche con un ago.
di' la verità. il becco di quel papero ti ha implorato: non buttarmi via. come succede con mille oggetti posseduti dai nostri pargoletti….oni. saluti loredana
È incredibile una meraviglia
Wonderful idea
Io lo trovo originalissimo e soprattutto Bellissimo!