Con l’eccitazione e la nostalgia della conclusione, palpabili nell’aria di questa splendida giornata di Primavera, ci incontriamo ancora una volta nella calda serra e a tutte pare di conoscersi da una vita.
Abbiamo spalancato le porte per annusare questa brezza nuova.
Un papà, capo scout, si è improvvisato leader indiscusso e tutti i bambini si sono seduti a terra, in cerchio, gesticolando e cantando a squarciagola. 
Ad ogni strillo acuto, famigliole di passeri si danno a gran fuga dalle chiome, urlando il loro disappunto.
Sarà dura, oggi, parlare oltre questo trambusto.
Ma abbiamo in fondo pochi punti da mettere: per il resto sarà un gran bel rimirare la soddisfazione di aver finito.
Ci diamo subito alle rose, avviando due fili di DMC 224, il mitico rosa antico che tutte hanno nella scatola. 
Ricordo a tutte di sfoderare un ago da cucito n°7 o dintorni, senza cruna allargata. Arrotoleremo il filo sul corpo dell’ago e poi pretenderemo che la cruna scorra in tale rotolino: più sottile sarà la cruna, meglio sarà per tutte.
Io lavoro il punto vapore in verticale e, rispetto a dove esce il filo, mi sposto verso il basso e risalgo verso il filo stesso, posizionandomi al centro del cerchietto su cui andrà ricamata la rosa. Prendo circa 4 mm di stoffa e arrotolo pressappoco 6-7 avvolgimenti. 
Tiro il filo bene bene verso l’alto, assicurandomi che non si siano creati intoppi o avvolgimenti irrequieti…

… E poi giù di nuovo verso il basso a compattare bene il salsicciotto e a chiudere il punto riportandomi sul rovescio.

Al centro della rosa posiziono due di questi punti, con le estremità combacianti. 
E poi mi do una certa mia regola: esco a metà del punto appena fatto e inizio ad aggiungere punti più lunghi intorno al centro, mantenendo sempre lo stesso senso di marcia.

Nel concreto… 
Ricamo i due punti centrali di 6-7 avvolgimenti per circa 4 mm di stoffa. Esco a metà di uno dei due e, puntando dalla parte opposta della rosa, avvolgo ora 14-16 avvolgimenti. Ancora poi uscirò a metà di tale punto e, in senso antiorario (o antiorario) andrò a posizionare altri due punti simili.

Se voglio le rose laterali più piccole, ridurrò i giri.

Prendo poi il colore più chiaro (DMC 948) e aggiungo giri esterni. 
Avendo un centro più grosso da gestire, aumenterò ulteriormente gli avvolgimenti, fino a circa 18-20, in una quantità necessaria a costruire la dimensione della rosa. 
Getto anche un bocciolo, con due punti convergenti, uguali a quelli del centro della rosa.

Al DMC 3011 l’onore di mettere la parola fine
Con una catenella aperta acchiappo il bocciolo e lo porto verso la rosa. 
Poi ricamo, come abbiamo fatto per il glicine, le foglie.

Strilli di giubilo ogni dove.
Matassine, metri, aghi, spilli lanciati in aria per festeggiare… Anche qualche paio di forbici vedo sferzare l’aere: una vera calamità naturale!
Scappiamo tutte sotto i tavoli per ripararci.
Lacrime di sollievo, di gioia, di dolore (aghi, spilli e forbici prima o poi dovevano ricadere).

Poi la bimbetta di turno che urla… E la maglina?!

Cala improvviso il silenzio.

Me lo aspettavo…
… E bieco il sorrisetto appare sotto i baffi.

Faccio entrare Anita a passo lento e drammatico…

L’avevo già finito per stamattina.
Ero terrorizzata all’idea di improvvisare e di fare una pessima figuraccia! 
Avevo lavorato tutta la notte!
Applicato dei cristallini al centro delle rose, fermati con una perlina in capo…

… Ricamato i giri esterni delle rose con punti vapore semplici e punti vapore festonati, che altro non sono (le magliaie capiranno al volo), che punti vapori in cui si sostituiscano gli avvolgimenti con i punti di avvio delle maglie…

… Aggiunte le stesse foglie verdi…

… Gettato il tutto sotto una doccia refrigerante per far sciogliere il foglio adesivo…

Et voilà!
Custom by me non mi ha deluso! Come una canzone che non ti molla, governa i miei pensieri, inducendomi a nuove prove… 
Vi farò sapere!
Ora però non vi saluto.
Sarebbe troppo commovente.
Abbiamo deciso di darci un’altra chance (anche perchè dobbiamo pur sempre cucire il cuoricione). Inviatemi le vostre foto e/o i vostri commenti! 
Tireremo le somme sull’utilità di questa nostra avventura, per capire se ne è valsa la pena e se… 
Vale la pena di affrontarne altre!
Io di sicuro mi sono divertita un sacco…
Grazie infinite a chi ha commentato, scritto via mail, supportato con carinissimi messaggi. 
E a chi silenziosamente ha seguito i miei continui deliri!
A presto!