In un giorno d’estate di tutto rispetto, splendente di sole e di betulle e di rose, ci siamo riunite in gran segreto.
Tanto segreto doveva essere l’incontro, che in men che non si dica ci avete tutte viste sul profilo della Gabriella. Di fatto dunque eravate lì con noi e avrete senz’altro sentito che cosa andavamo tramando.
Vi ho riconosciute una per una, mani e faccia spiaccicate sulla vetrata della veranda, come bambine alla vetrina della pasticceria… Per un attimo ho creduto che l’oggetto del vostro desiderio fossero le nostre trame, ma poi l’occhio mi è caduto sulla direzione dei vostri sguardi: i vassoi di pastine della Cesarina al centro della tavolata.
Abbiamo banchettato prendendo in giro la perfetta piega della Patrizia, cullate dalla presenza angelica della Vale, che distribuiva tazzine. E mentre la Lory sfoderava disegni per ricamare anche i sedili dell’auto, l’idea è nata con un gioco di ruolo.
Lo so che vi ricordate tutto! Rullavano i tamburi, la Cesarina gridava di fare silenzio, la Lory srotolava un disegno per il tappeto della navata centrale della cattedrale di Notre Dame, la Patrizia mandava messaggi vocali e la Vale tritava il ghiaccio. Io e la Gabry, le uniche due serie della compagnia, giocavamo a mora cinese. A voi era stato dato il compito di girare la ruota per l’assegnazione dei ruoli e alla Fulvia pelosa il solenne compito (torniamo al rullo dei tamburi) di estrarre i ruoli.
Il fato decise che la Gabriella avrebbe dovuto inventarsi una stoffa strana, la Patrizia dipingere un dipinto strano, io fare un ricamo strano sulla stoffa strana della Gabriella, basato sul disegno strano della Patrizia. A voi tutte lo strano progetto era parso strano.
Ci eravamo messe d’accordo noi e voi che ci saremmo ritrovate al calar dell’anno in quello stesso luogo magico, dove gli affanni di questa complicata vita terrena non riescono ad entrare e il vocabolario non conosce le parole rabbia, inutile e impossibile.
Avremmo aspettato insieme l’anno nuovo facendo quello che ci riesce meglio: registrare sulla tela memorie del passato e sogni per il futuro, per tenere in pugno il presente.
Così eccoci di nuovo tutte qui.
Preparate i bagagli!
Sul sito della Gabriella troverete il pdf con la lista delle cose da portare (clicca qui!).
Sul profilo a pennello della Patrizia lo strano dipinto bellissimo e infinite idee con cui andare oltre.
Sul mio blog ogni venerdì qualche suggerimento per avviare il ricamo.
E se volete la stoffa strana della Gabriella, che più che strana ci è parsa a tutte geniale, potrete rivolgervi al negozio Gabriella Molinari, dando un’occhiata a questo link. C’è un telaio antico stampato sul 6262 di Graziano melange, che invoca di fare da cornice a un ricamo.
Vi confesso che quando l’ho avuto tra le mani mi si è mosso qualcosa. Che fosse il colore caldo e vibrante, oppure l’oggetto in sé, che ci riporta al nostro angolo di ricamo, non ve lo so dire. So soltanto che ogni volta che lo sfioro, gli sorrido.
Quale che sia la stoffa scelta…
Ricordiamoci di stirarla bene bene.
Nella confusione forse non avete colto la minaccia della Cesarina:
Con la stoffa stropicciata non si entra in veranda.
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