Ho fatto questo campione perché volevo confrontare il Cotton floche a broder col normale Cotton a broder (art.107 di DMC), comunemente chiamato il 25 (almeno dalla mie parti).

Ho scoperto che Mary Corbett ha un dossier a proposito e vi giro qui il post più tecnico, per avere un confronto diretto sulla struttura del filato: https://www.needlenthread.com/2014/02/cotton-floche-vs-coton-a-broder-up-close.html
Purtroppo la mia foto non dice granché. I dettagli di luce col bianco si perdono.
Ve li racconto, anche se regna in me la confusione e ho forti perplessità. In verità potrebbe essere che l’abitudine giochi brutti scherzi e che la mia diffidenza verso il floche sia simile a quello che nasce nei confronti di un nuovo fidanzato, mentre non sai se mollare quello vecchio. No, vabbè. Il paragone non calza. Meglio il fidanzato nuovo di quello vecchio.
La E è ricamata col floche, che è un 16, ma in realtà è del tutto paragonabile al 25. E’ meno ritorto e più floscio, ovviamente. La mia sensazione è che sia talmente morbido, che anche l’imbottitura, poveretta, si trovi a soccombere sotto la piastra del ferro da stiro, schiacciandosi un po’. Bisogna però ammettere che ha un vantaggio interessante: i fili, posandosi, si aprono… E coprono di più gli interstizi dei punti in curva. L’effetto finale è quello di una superficie uniforme, in cui ciascun filo si confonde al successivo e la prima sensazione che ho avuto è da biancheria in bianco della nonna. Emana un gradevole effetto vintage. Non me lo spiego del tutto.
La S è ricamata col cotton a broder e la vera differenza sta nella confidenza che ho maturato negli anni con questo filato. Lo trovo saldo e brillante e la luce che mi restituisce nella posa dei fili è quella su cui ho maturato il mio personale target di fatto bene o male. Sono di parte. Col broder so come tirare in relazione alla tenuta dell’imbottitura, mentre col floche mi accorgevo di andare un po’ sgangherata e a spanne. Ma credo che la colpa non sia del filato, ma in quella mia peculiare scarsa adattabilità di cui vi parlavo in qualche mio precedente post. Però solo il tempo ci dirà chi spela di più.
Morale della favola… Devo concedergli un’altra possibilità. Ho un azzurretto floche da infilare tra le pieghe di un azzurro broder più intenso. Ho disegnato un paio di cifre che mi terranno occupata per tutti gli anni che mi restano. A breve…