Finita anche la M. E pure i gradi dell’aggettivo in DAD.
Ci avviciniamo alle vacanze di Pasqua, la primavera mi mette sonnolenza e il cervello viaggia in una nebbia tutta sua, che mi tira verso il divano. Mi sento priva di scintilla.
Ho avviato qualche lavoro nuovo, ma aspetto a raccontare, perché devo prima trovare la via giusta. Nel frattempo credo che tornerò ai campioni del mare, alcuni dei quali ancora aspettano una collocazione definitiva. Ecco la Ma originale, confrontata con quella del mare, sua evoluzione…
Le foglie d’acanto trasformate in onde, nella M mi avevano un po’ intristito, perché ci sono quelle due foglie intere così belle, che un po’ temevo a punto pieno.
E adesso che la A e la M sono finite, serve cucire l’ultima parte della tenda, decidendo come fare i passanti e poi trovare un marito che mi appenda i pali.
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