Così il rosso a riempire gli ultimi vuoti e a staccarsi dal fondo in rilievi più o meno accentuati: un punto pieno modesto nell’ala e nel becco, un fiorellino discreto nei paraggi e quella specie di ninfea esibizionista più in basso.
Solo adesso riesco a rimirare il quadro completo e mi scappa un sorrisetto ripensando all’aperitivo…

Immagino che a questo punto la domanda eccheccifai? sorga spontanea. 

Anche a me sorge. 

Ma non mi è dato di saperlo: ho ricevuto istruzioni segrete di confezionamento e spedizione, quindi, quando spiccherà il volo, dirò addio al mio piccione in lacrime, perché so per certo che non lo rivedrò mai più. 

Cioè… Non proprio mai più. Lo rivedrò probabilmente in una qualche fiera e, tenuto conto che la mia mandante praticamente abita in fiera, lo rivedrò forse spesso, ma a quel punto certamente lo vedrò invocare la sua mamma Coccha e cose del genere, rinnegandomi apertamente.

Posso sopportarlo. 

L’ultima spoilerata che offro e per la quale verrò picchiata duro (ma pazienza…), è che forse farà parte di un progetto sul Raffaellesco. Non chiedetemi cos’è e se l’ho scritto giusto. Chiedetelo alla Coccha.

Piccioni! Il piccione sta arrivando!