Disegnare non è il mio mestiere, perché mi fa arrabbiare.
Tutto fa arrabbiare, dopo un po’. Anche il ricamo. Ma l’arrabbiatura per il ricamo per me ormai contiene il germe della sicurezza di farcela (prima o molto poi), quindi è un’arrabbiatura momentanea, priva della disperata sensazione di non essere portata.
Con il disegno ho fatto piccoli progressi lenti, ma incoraggianti, eppure ancora sento la frustrazione emergere dagli abissi, quando vorrei che ciò che tanto facilmente compare nelle immagini della mia mente, si spargesse sulla carta intatto, mentre allegra canticchio un motivetto.
Avevo letto un saggio saggio che diceva che quello del talento è un concetto ingannevole e che l’impegno e la costanza sono la chiave di tutto. 
Così mi sono imposta un’ora di disegno al giorno. Dicono che un’azione ripetuta per almeno 66 giorni (?) diventa un’abitudine. Spero serva come terapia d’urto all’arrabbiatura.
Però vorrei chiedere una cosa a quanti di voi hanno avuto modo di sfogliare La voce delle Querce e soprattutto a chi ha già provato a ricamare qualche soggetto. Tutte le mie pubblicazioni contengono le animazioni disegnate dei punti, ma non dettagliate come in quest’ultima. La domanda è… Sono davvero utili? Un tutorial fotografico funzionerebbe meglio, oppure così i movimenti sono più chiari?
Non preoccupatevi di inibire il mio buon proposito del disegno, perché tanto lo dovrò fare lo stesso. Siate spietatamente sincere o sinceri.
Chi ha seguito il link dai social può rispondermi là, chi invece legge direttamente il blog… Scusate! I commenti hanno avuto bisogno di essere disattivati. Spero di risolvere a breve questo problema. In ogni caso, la mia mail è elisabettaricami@gmail.com. 
Grazie!
Elisabetta