Un altro titolo appropriato sarebbe stato Il mio dolce incubo
Dolce perchè è un capo che mi soddisfa e che soddisfa realizzare, incubo perchè il lavoro si è protratto troppo nel tempo, inevitabilmente intervallato da realizzazioni minori. Quando succede questo, mi sale l’ansia e non è più un piacere iniziare nuovi ricami.
Però adesso, tornata l’illusoria breve quiete dei sensi, mi gongolo a rimirare la foto, perchè questo è al momento il lavoro più impegnativo che io abbia fatto. Di reticello, benchè il titolo prometta materiale in tal senso, ce n’è ben poco: il fatto è che ho seguito ormai due anni fa due corsi di reticello, appassionandomene assai poco e non portando neppure a termine il campionario (cosa di cui non vado fiera e che sta pressappoco a metà della lista delle cose da fare, che dovrei terminare tra circa 150 anni). 
La scuola che ho frequentato è celebre e la maestra che mi ha seguito bravissima, ma… Boh. Non è scattata la scintilla. 
Non dico che sia successo adesso, ma quando mi sono trovata a voler iniziare questo lavoro ho rispolverato l’arte che avevo messo da parte e ne sono felice: altrimenti avrei scelto diversamente. E sarebbe stato un peccato perchè il disegno è fantastico e vado a parlarvene, citandovi le mie solite fonte.
Ci risiamo! Les Jours modernes a fil tirès, n°6 sull’Antique pattern library.



Ho scelto di riprodurre fedelmente il disegno rispettandone la sfilatura, l’angolo a reticello e i pallini a punto pieno. Mentre però il motivo a volute sarebbe stato, suppongo, progettato per il punto pieno, ho optato, guardate un po’ che strano, per il palestrina (a due fili di cotone da ricamo n°25).
Ho sempre snobbato le varianti del punto erba e invece, non ricordo neanche bene perchè, mi sono trovata a usare, per le linee orizzontali che contornano la sfilatura, il punto erba a fili scambiati (2 fili), con una resa che trovo gradevole e che movimenta i riflessi di luce. 

Mi ha un po’ contrariato la sfilatura, perchè mi aspettavo una resa più compatta. Per riprodurla ho seguito le indicazioni che queste riviste danno presentando i lavori e che sono scarne, ma efficaci. 
In questo caso dovete ingrandire l’immagine del disegno e osservare in alto a sx e sulla sfilatura verticale dx.

Iniziali Rouyer n°254.
Mi dico sempre che finchè non ho stirato, fotografato e, da quando ho il blog, postato il lavoro, il medesimo non è veramente finito.
Adesso è veramente FINITO!