Ce l’avessi avuto una trentina di primavere fa! Ne avrei davvero fatto buon uso! Avrei soddisfatto quella inestinguibile bramosia di fare dei tempi perduti. Avrei esaudito l’esigenza di ricamare piccoli soggetti che avessero una qualche utilità, perchè allora questo era il mio imperativo. 
Chissà perchè, a quel tempo pure odiavo i soggetti floreali: la mia me giovanissima avrebbe molto da ridire sulla me attempata e attuale. 
Adesso, che sono in una fase dark senza orpelli, faccio fatica a progettare abiti ricamati per sognarmi agghindata per chissà quale occasione. 
Però… In fondo… A che scopo facciamo figlie femmine, se non per poter perennemente giocare alle barbie?
Dunque ho tormentato la mia povera Anita perchè posasse per me e ingaggiato una furiosa battaglia per sottrarle di soppiatto vestiti da imbrattare con i miei ricamucci inutili… 
Che soddisfazioni.
L’ho vinta io però. Ha dovuto ammettere che in fondo non erano così disgustosi e che non si sarebbe vergognata a farsi vedere in giro con certe cose
Io ho sempre ragione, le ho detto con una punta di liberatoria vendicatività materna. 
Che errore! 
Lei ha alzato il sopracciglio in quel modo… 
Lo ha fatto per davvero. 
Ma veniamo a noi. Ricamiamo per esorcizzare l’adolescenza.

Successe, ai tempi dell’Operazione Cuore Primavera Coloris. La DMC mi inviò quattro fogli Custom by me, una divertente novità che applicai, se ricordate, ricamando il gruppo glicine sulla maglina bianca. Da allora una febbrile frenesia giovanile si è impossessata di me e ogni giorno mi sono ritagliata del tempo per ritagliare un pezzo di Custom da testare sui vestiti. 
Dunque parte oggi la maratona CustomByMe, una sei giorni di piccole campionature (uno ogni due, però!), che a me sono servite per chiarirmi come e su cosa si possono sfruttare detti fogli e anche quali problemi siano in grado di risolvere e quali sogni o desideri possano realizzare.
Dove possibile, ho cercato di abbinare l’uso delle Coloris perchè, poverette, le matassine piangevano al buio nel cassetto.

Dopo aver passato mesi a raccontare nei corsi che io non conto più… Eccoti a smentirti… Direte voi! E invece no! Il disegno l’ho copiato direttamente sul foglio e mi sono data al ricamo relax ascoltando Radio Italia o l’audiolibro, senza il mantra un, due e tre!

Tanto per provare più cose insieme e riprendere il filo, in tutti i sensi, del cuore Primavera, ho disegnato un po’ di rami contorti e ho adagiato l’adesivo dove volevo.

Con il filo del ramo di pesco (Coloris 4500) ho ricamato a punto croce la lettera e aggiunto, alla stessa maniera di quello del cuore, foglie a punto margherita in gruppi di tre e nodini all’apice dei rami.

Ho buttato tutto sotto l’acqua…

Ho fatto asciugare, ho stirato, ho minacciato Anita di non farle accendere più TV-PC-TABLET per una settimana se non mi faceva da modella e digerito i biechi commenti sull’essere una pessima madre.

Gasatissima, con lo stesso procedimento ho progettato di imbrattare un taschino dei Jeans (Coloris 4507)…

Pensavo sarebbe stato difficile ricamare con l’ingombro della tasca.

Tutto è andato liscio, anche grazie alla leggera elasticità del tessuto.

Ed ecco.

E’ andata che così mi sono lasciata prendere dall’entusiasmo e ho tirato fuori dal mio armadio una camiciola garzata e il mitico Coloris glicine 4505…

E visto che mi sembrava carino aggiungere un po’ di perline, un’ideaccia mi ha attraversato come un razzo i pochi neuroni rimasti… Ma ve ne parlerò domani! A prestissimo!