Il Natale mi confonde.

Avevo finito il nuovo campionario per il corso del mare e lo stavo raccontando su queste quiete pagine, immuni alle stagioni, quando le prime minacciose lucine natalizie avevano cominciato ad abbagliarmi. 

Mi illudevo di poter ignorare lo sfavillio delle candele e il crepitio della carta da pacchi, osavo confidare nella mia superba indifferenza ai carillon e alle sdolcinate playlist. 

Niente. Il campionario non è arrivato alla sua gloriosa esposizione.

La dura e cruda realtà è che non la puoi sfidare, la fisica. L’equazione parla chiaro… 

Troppi Figli = Troppo Natale 

Così ho lasciato che le giornate corressero, scandite dalle ritmate e intramontabili canzoncine, tra shopping dell’ultim’ora, elucubrazioni su regali improbabili, consigli sentimentali per adolescenti, intermittenze di luminarie blu-arancio criminali, ridimensionamento crudele dei sogni di infanzia, accumulo di chili di troppo. 

Sono stata un giorno in montagna, un paio al mare. Poi sono tornata in montagna. E adesso toccherebbe di nuovo al mare, ma le vacanze sono finite.

Quasi non mi riconoscevo… 

Ho visto un mare di neve – E non pensavo al mare.

Tranquilli. 
Adesso sono guarita. 
Penso solo al mare: ho fatto delle foto in Liguria, che si trasformeranno di sicuro in qualcosa. Eh, eh…
Ma torniamo alla conclusione di questo pezzo. 
Quel bottone che si vede in foto è… Un sasso. Lo ha forato la mia dolce mammina, nonché amabile nonnina, che si diletta coi trapani.
Ciao madre, eh!
Ho rimontato il ricamo sulla borsa in juta, come già visto un paio di volte da queste parti. 
Insomma… Niente di che.
Giusto così, perché se poi il campione si finisce per davvero, magari questo è un posto appiccicoso  come un altro, per dargli infine giustizia.
Ma io sto ricamando ghiande, a dirla tutta.
A presto!