Ragazze, la nostra gita nel non luogo si è rivelata più movimentata, estenuante e interessante del previsto! 

Ma sono riuscita lo stesso a infilare un po’ di oro tra un fine settimana e l’altro: poca roba e un po’ maldestra. Adesso vi aggiorno. 

Mi sono fatta prendere dal pittura e ho sgarrato, riempiendo le foglie grandi, che dovevano rimanere vuote. E’ che morivo dalla voglia di vedere quel girellino interno appoggiato sul colore anziché sul lino. Ho trasgredito dal progetto originale con molti dubbi, ma l’intraprendenza mi è servita per prendere un po’ di coraggio e confidenza con i materiali. Comincio a visualizzarli su qualche iniziale. 

In un momento di depressione acuta, mentre fuori fischiava il nevischio e dentro ronzava il motore del PC caricando noiosissime circolari su classroom, il mouse cliccava su un paio di guide Dover e una Encyclopedia of Monograms, autorizzando l’acquisto. Posso parlarvene serenamente adesso, che sono già fuori dalla faseII (dove la I è l’eccitazione del Wow! Ricamo questa e questa e questa! e la fase II è quella del Non ce la farò mai, tristezza cosmica). Dopo una settimana di sguardo nel vuoto e autocommiserazione, oggi sono infine nella fase III del Vabbè almeno una dovrei riuscire a farla prima di lasciare questo mondo e quindi urge arrivare alla fine di questo progetto.

E siccome è già venerdì, domani inizierò le foglie più piccole.