Era da poco spuntato il sole. 
Il padre dormiva ignaro e io silenziosamente preparavo la fuga. 
Sconsolata la triste prole scorreva la lunga lista di compiti da fare e io furtiva con un ghigno lasciavo la porta alle mie spalle…
Nel covo segreto, sabato mattina, io e altre cinque compari avevamo trame segrete da svelare e una missione da portare a termine. Senza di lei però non ce l’avremmo mai fatta e dunque l’avevamo invitata.  
Con quella certa ebrezza quasi dimenticata mi avviavo dunque all’appuntamento.

Nel fagotto soltanto un brandello di canapa antica con un ricamo troppo grande e un paio di merletti della bisnonna.
L’ospite era la mitica Laura della Veranda Creativa, ben nota a causa delle sue indisciplinate cornici, che non passano mai inosservate: ti ammiccano da lontano e ti scongiurano di avvicinarti per raccontarsi e ti esasperano finchè non le accontenti. Ogni pezzo ha la sua storia e ti tiene lì e mentre Laura non ti guarda tu devi sfiorarle per forza… Giusto per capire se si tratta di esseri inanimati.
Avevamo sei ricami da inquadrare, un paio di compari casinare da tenere buone, pericolosi arnesi da maneggiare e un edificio e un’ospite da salvaguardare. L’impresa si prefiggeva ardua.
Laura però aveva potenti strumenti di persuasione: simpatia, competenza, professionalità e tutto un set di idee, argomentazioni e chincaglierie da far zittire anche il branco più scalmanato.

Il nostro compito per casa era di arrivare con un ricamino già fatto, perchè dovevamo trasformarlo in un tableau con passanti o mollette, utile per appendere biglietti, foto eccetera… Ma certo! Ve ne avevo già postato uno tempo fa! Lo avevo comprato bell’e fatto e ricamato con una piccola rosa.
Ma questa volta avremmo dovuto farlo da sole!
Io, manco farlo apposta, avevo sbagliato tutto. Avevo fatto un ricamo troppo grande, così non ho potuto aggiungerci nè passante, nè mollette. Ma ho rubato l’arte spiando le altre e me la sono messa da parte. Così la prossima volta accantonerò le mie manie di grandezza e concluderò qualcosa. 
Vedeste che bellezza i lavori delle compari! Tutti diversi in tecnica e stile: dalle sfilature alle roselline e dal punto croce su lino alla tela aida. Ho osservato con adorazione l’evolversi della composizione, che ha incredibilmente stravolto l’aspetto del ricamo e su ciascun pezzo ho imparato qualcosa; non ultimo lo scoprire che ciascuno esprimesse il proprio carattere, nonostante le premesse comuni.
Dunque non solo tecnica, ma quel qualcosa in più che solo le occasioni e le persone speciali sanno regalare.
E vi saluto con l’invito di Laura a vivere secondo natura, che ribadisce infine lo squisito valore della nostra avventura…