Magia tra fili e ricami a Villa Buri, settembre 2015, è stata la mia prima volta: la mia prima vera esposizione in un evento dedicato al ricamo.
Mi sono imposta di non fare nomi, perchè sarebbe imperdonabile trascurare qualcuno soltanto perchè non sono riuscita a raggiungere alcune sale oppure perchè la mia mente era altrove e la mia ignoranza tale da non riuscire a vedere e riconoscere mirabili meraviglie. 
Un’unica eccezione, doverosa: un gran grazie ad Annalisa Comerlati per l’invito, l’accoglienza, la dedizione.
Villa Buri, dicevo, è stata una prima volta e quindi un misto di ansia da prestazione e incertezza. E’ stata due amiche folli strappate alle loro faccende per evitare che combinassi pasticci all’allestimento del venerdì sera. E’ stata una pazza pizza per ringraziarle, in cui ho riso fino alle lacrime rischiando di sfracellarmi contro un blocco stradale. Una notte insonne chiedendomi che ci andavo a fare. Tre grembiulini neri ricamati con fiocchetti colorati, interpretati in mille esilaranti modi e contatti gratificanti accolti con incredulità. Scoprire di essere la meno Elisabetta di tutte… Una compagna di banco simpatica e talentuosa che ha sopportato schiamazzi. Compagne di stanza silenziose, da conoscere a poco a poco, con la paura della competizione e la scoperta infine dell’unione nella passione. Una finestra aperta sullo stand di una blogger che seguo da anni e volti e nomi che si rivelano. Maestre e amiche di sempre da reincontrare, mille cose da comprare senza avere infine il tempo e i contanti per farlo. Un’amica speciale a telaio che racconta di tempi che furono e angoli di novità che mi sono persa. Un risotto memorabile col tastasale e le battaglie per offrirlo. Una rosellina perfetta eseguita da una bambina. Una serata di stanchezza e l’entusiasmo di una nuova giornata in Villa. Contatti e chiacchiere e chiacchiere fino ad essere stufa di sentire la propria voce. Scambi di elogi e proposte di collaborazione, che, se anche non avranno mai luogo, hanno rappresentato l’esternazione di reciproca stima. Fiumi di persone che vagano e si fermano, con occhi interessati, distratti, stupiti, amorevoli, spenti o brillanti. Una famigliola che ti rimane nel cuore perchè ti conosce da tempo virtualmente e finalmente tu conosci i suoi componenti, che tornano di nuovo la domenica per salutarti… La stanchezza del riordino col miracoloso intervento di una sorella e due piccoli grandi regalini inaspettati che ti commuovono. I saluti e le promesse… 
Ma come?! Sabato non si torna a Villa Buri??!!