Sapevo che sarebbe successo…
Mi sono impantanata col tutorial.
Ho iniziato un pezzettino da fotografare passo passo.
L’ho cestinato perché le foto non avrebbero reso.
Ho iniziato a disegnare i dettagli più difficili: dieci fogli da riciclare in didattica a distanza.
Un tema con Mario, sette sudate righe di diario con Alfredo, un colore sbagliato da distruggere a suon di taglia asole, un pugno sul tavolo e il nervosismo alle stelle. Anita che vuole guardare una serie in lingua originale.
Un giro per rinnovare l’assicurazione scaduta sotto gli sguardi di ottusa disapprovazione di chiunque. Ci vado una sola volta alla settimana a fare la spesa per cinque. A piedi sarebbe difficile.
Un senso di impotenza, frustrazione e stupidità.
So che dovrei semplicemente dormirci sopra, ma l’inerzia vince all’idea di mettermi ai fornelli.
E non posso ordinare una pizza.
Suvvia, i problemi sono ben altra cosa.
Domani riparo l’abominevole errore.
Il mio collo urla vendetta, però.