Se perdi l’interesse per le cose, e ti stanchi a scorrere su Facebook i lavori altrui e non cerchi ispirazione su Pinterest, vuol dire che qualcosa non va. Se l’unico libro che hai letto nell’ultimo anno è il manuale della macchina da cucire, significa che è davvero ora di cambiare qualcosa.
Una lunga e buia stagione di commissioni, bellissime e gratificanti, ma intrappolate nella logica dell’abbandono e di un gusto da interpretare, mi hanno lentamente esaurito la scintilla. Scorrendo il mio blog e indugiando sulla S di Siena e su altri lavori personali, quasi non sentendoli miei, ho sentito di aver perso la verve.
Per scuotermi da queste 50 o più sfumature di grigio (tutt’altro che eccitanti), ho chiesto aiuto ai miei libretti acquistati in epoche entusiastiche. E il più veloce ad emergere dal mucchio fu il luminoso e lussureggiante, stando a colori e forme, Crewel intentions di Hazel Blomkamp.
Una ragazza simpaticissima una volta mi disse che ho una grossa responsabilità: tutto quello che io consiglio lo compra. Così adesso sono in ansia ogni volta che propongo qualcosa! Ma riguardo a Hazel Blomkamp non ho ansie. Quando fantastico di essere autrice di manuali di ricamo, sogno di aver scritto i libri di Hazel Blomkamp, Trish Burr o Yvette Stanton.
Hazel non si attiene strettamente alla tradizione e se cercate qualcosa sul crewel originale, rischiate di rimanere deluse. Per la verità non me ne intendo molto di crewel, ma so che si ricama con la lana, che che nasce in area anglosassone e che prevede l’inserimento di una serie di figure note. Assomiglia un po’ al nostro Bandera, ma è più complesso. Le parole chiave per farvi un’idea sono Crewel, oppure Jacobean embroidery, anche se ho intuito che il Jacobean è una particolare forma di Crewel.
Hazel ha avuto il coraggio di proporlo con i mulinè DMC, rendendolo accessibile a tutti, e di aggiungere punti e di mescolare tecniche, anche rubati al merletto ad ago. Ne deriva un crewel un po’ snaturato, ma davvero eccitante!
Hazel poi ha anche un altro pregio: crea oggetti di arredo meravigliosi. Non è da tutti. Io ho perso la testa per un suo sgabello, ma non avrei avuto il tempo per fare un lavoro così impegnativo e comunque non è mai saggio affrontare una tecnica nuova con lavori di grosse dimensioni.

Dunque ho scelto un motivo semplice, il più aderente alla tradizione. Disegno e spiegazioni stanno nel primo libro di Hazel Blomkamp, Crewel twist
Mi ero imposta di copiarlo fedelmente, come non mi capitava più da tanto, per prendermi una vacanza… Da me stessa! Ritrovare il piacere di ricamare senza pensieri.
Ma me stessa è una rompiballe (scusate il termine da osteria, ma è proprio così). Ho insomma finito per ridisegnare alcune forme, secondo un mio canone maniacale di simmetria, e di rivedere la palette di colori. Ho deciso anche di non metterci le perline.
E lo posterò a puntate per spronarmi a portarlo a termine…